Lo scorso 22 settembre 2020 in Catalogna è entrata in vigore la legge 11/2020, che prevede varie misure urgenti per il contenimento dei prezzi degli affitti nei contratti di locazione. In seguito all’approvazione di questa legge, è stato istituito un indice di riferimento per i canoni d’affitto con l’obiettivo di regolare i prezzi degli affitti a Barcellona.
Il proposito di questa legge è quello di stabilire una soglia massima per i prezzi degli affitti, che non potranno superare l’indice prefissato dalla Generalitat. Fino ad ora, l’indice di riferimento per i canoni d’affitto era solo orientativo e presentava tre prezzi di riferimento: quello stabilito dall’indice, quello superiore e quello inferiore all’indice stesso.



Foto via Agència de l’Habitatge de Catalunya, Gencat.cat
La nuova legge stabilisce che i canoni per gli affitti a lungo termine non possono avere un prezzo superiore a quello stabilito dall’indice di riferimento.
In questo articolo troverai tutte le informazioni più importanti in merito alla legge 11/2020 e alcune risposte alle domande più frequenti.
Tavola dei Contenuti
Cos’è l’indice di riferimento per i prezzi degli affitti a Barcellona?
Questo indice di riferimento è stato stabilito da Agencia de Vivienda de Cataluña che, basandosi sui dati forniti dall’organismo pubblico Incasòl (Institut Català del Sòl), ha fissato un valore al metro quadrato per le abitazioni situate in determinate zone della Catalogna.



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Come calcolare l’indice di riferimento dei prezzi degli affitti a Barcellona?
La Generalitat ha messo al servizio degli utenti un portale per calcolare l’indice di riferimento dei canoni d’affitto in una determinata zona. Per calcolarlo è necessario introdurre i seguenti dati:
- Indirizzo dell’immobile;
- Superficie dell’abitazione in metri quadrati (è indicata sul certificato di abitabilità);
- Stato dell’immobile;
- Piano dell’edificio in cui è situato;
- Anno di costruzione;
- Certificato energetico;
- Se dispone di parcheggio, ascensore e/o è ammobliato.
Un volta introdotti tutti i dati richiesti, sarà necessario moltiplicare il valore indicato dall’indice di riferimento dei prezzi di affitto a Barcellona per i metri quadrati dell’abitazione.
Il valore dell’indice viene determinato tramite un sistema di geolocalizzazione. Dopo aver analizzato i dati introdotti, il portale calcola il suddetto valore in base agli affitti massimi e minimi della zona di ricerca.
L’indice si basa sulla media oggettiva dei dati registrati ed è calcolato in funzione dei valori minimi e massimi dei canoni d’affitto specifici della zona in cui è situato l’immobile.
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Dove si applica l’indice di riferimento dei prezzi degli affitti?
I prezzi degli affitti a Barcellona non fanno che aumentare. La domanda di abitazioni in affitto nella città catalana ha provocato una crescita dei prezzi a causa della competizione e dell’alto numero di immobili.
Per questo motivo, la nuova legge ha identificato alcune zone che presentano un mercato immobiliare “teso”. Si tratta di 60 centri urbani con i canoni d’affitto più alti di tutta la Catalogna. Ecco quali sono:
Indice dei prezzi degli affitti a Barcellona: domande e risposte
Per aiutarti a comprendere più facilmente questa nuova legge, noi di ShBarcelona abbiamo preparato una lista di domande e risposte.
Su quali tipi di affitti si concentra la nuova legge?
La legge riguarda tutti i contratti di locazione a lungo termine in vigore a partire dal giorno in cui quest’ultima è stata varata. La nuova riforma sarà applicata nelle zone che presentano un mercato immobiliare “teso”, ovvero 60 centri urbani situati in tutta la Catalogna.
Qual è il prezzo massimo consentito per i canoni d’affitto?
Il prezzo del canone d’affitto non potrà essere superiore a:
- Il prezzo stabilito dall’indice di riferimento;
- Il prezzo indicato nell’ultimo contratto d’affitto (se quest’ultimo è più basso del prezzo stabilito dall’indice).
L’indice stabilisce un prezzo al metro quadrato quindi, per determinare il prezzo del canone d’affitto, è necessario conoscere la metratura totale dell’abitazione (è indicata sul certificato di abitabilità).



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In quali casi è possibile non applicare il prezzo stabilito dall’indice di riferimento?
- Se l’inquilino dispone di entrate uguali o inferiori a 2,5 volte l’indicatore di reddito (19.919,33€/anno), sempre e quando il proprietario disponga di un reddito uguale o superiore a 3,5 volte l’indicatore di reddito (27.887,05€/anno);
- Se l’abitazione è soggetta al régimen especial de contención de rentas (regime speciale di contenimento dei redditi), come ad esempio gli alloggi di edilizia residenziale pubblica (viviendas de protección oficial).
In quali casi non è obbligatorio rispettare il prezzo del contratto d’affitto precedente?
Se il contratto d’affitto precedente era stato stipulato con un familiare. In questo caso si può applicare il prezzo indicato dall’indice di riferimento anche se il canone della locazione precedente era inferiore.
In quali casi è possibile stabilire un canone di affitto mensile superiore all’indice di riferimento?
1. Se l’appartamento possiede almeno 3 delle seguenti caratteristiche, il prezzo dell’affitto può aumentare fino al 5% in più:
- ascensore;
- parcheggio;
- mobilio;
- impianto di riscaldamento e aria condizionata;
- zone comuni condivise, come un giardino o una terrazza;
- piscina o strutture simili condivise;
- servizio di portineria;
- vista panoramica di eccezione.
2. Se nell’ultimo anno sono stati realizzati lavori di ristrutturazione e riabilitazione di grande portata con l’obiettivo di migliorare l’abitabilità, la sicurezza, il confort o l’efficienza energetica dell’abitazione.



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Chi ha il dovere di pagare le spese generali e i servizi individuali?
Il locatore e l’inquilino possono decidere di comune accordo come dividere le spese. Nel contratto di affitto si devono includere tutte le spese mensili separatamente.
Ogni anno, nel mese di gennaio, l’inquilino presenta al proprietario le spese effettuate con le dovute giustificazioni. Se l’inquilino ha pagato un importo superiore a quello indicato nel contratto, il proprietario è tenuto a restituirgli la differenza.
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