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Cultura e tempo libero

Le differenze tra Spagna e Italia che non ti aspetti

Scritto da Barbara

È sempre interessante conoscere le diverse tradizioni di un popolo, le abitudini dei cittadini di una certa nazione, la gastronomia, le feste religiose e non.

Ci sono poi piccole differenze, sottili e nascoste, che solo chi vive per un certo periodo all’estero riesce a scoprire. Ogni volta che ci si imbatte in una di queste differenze, viene sempre da sorridere per la loro banalità e allo stesso tempo per la loro ricchezza di significato.

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In questo articolo di ShBarcelona abbiamo raccolto alcune differenze tra Spagna e Italia che pochi conoscono, concentrandoci soprattutto sulla città di Barcellona.

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Spagna e Italia, due paesi a confronto

I supermercati

Se in Italia ormai da anni i supermercati rimangono aperti anche di domenica, in Spagna non è lontanamente immaginabile lavorare nel giorno del riposo per eccellenza.

Quindi badate bene di ricordarvi di comprare tutto il necessario per il fine settimana entro il sabato sera, altrimenti non temete, ci sono sempre i mini-market aperti 24 ore a vostra disposizione!

Un’altra curiosità legata ai supermercati è il fatto che non vi troverete mai il finocchio. Esatto, avete capito bene, proprio la verdura che noi italiani amiamo cucinare al forno con la besciamella o gustare fresca al pinzimonio.

Non si tratta di uno dei tipi stereotipi sugli spagnoli! Uno spagnolo raramente conoscerà la forma del finocchio, se non per i suoi semi usati come spezia per insaporire i piatti… cercare per credere!

bandiera della spagna gialla e rossa

Foto via Pixabay

Le campane

Nelle città spagnole potete stare sicuri che le campane non vi disturberanno, perché in città come Barcellona le campane al massimo rintoccano, ma non suonano come in Italia.

Spesso siamo circondati da bellezze che si danno per scontate e di cui non ci si accorge fino al momento in cui non ci si allontana un po’!

La raccolta differenziata

Fare la raccolta differenziata è un’ottima abitudine: tutti dovrebbero farla nel rispetto delle indicazioni di ogni comune e regione, in base alle procedure di smaltimento dei rifiuti utilizzate.

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A Barcellona la raccolta differenziata è attiva e ci sono alcune curiosità legate ad essa, che fanno spesso sorridere: innanzi tutto i container per raccogliere i rifiuti sono caratterizzati da un’apertura così stretta che spesso alcuni comici locali l’hanno utilizzata come pretesto scherzoso per i propri sketch di vita quotidiana.

Inoltre è bene segnalare a un italiano che vive a Barcellona che in tale città il bidone per la carta è di colore blu e quello per la plastica è giallo, al contrario di quanto avvenga in Italia. Quindi, questa differenza potrebbe confondere anche gli spagnoli in Italia.

Infine, il cartone del latte va gettato nel contenitore destinato alla carta, mentre in certe regioni italiane è bene utilizzare quello della plastica. In ogni caso non c’è da preoccuparsi, le indicazioni specifiche sono quasi sempre presenti sul contenitore stesso.

piazza con due torri veneziane e strada con auto

Foto via Pixabay

Pizza e Lambrusco

Sembra incredibile, ma una delle accoppiate vincenti per le feste o i pranzi di lavoro spagnoli è la pizza… con il Lambrusco!

Un Lambrusco che nulla ha a che vedere con il tipico vino rosso delle colline dell’Emilia Romagna. La cosa curiosa è infatti che il Lambrusco tanto famoso tra i catalani è rosato, con il suo gusto particolare che si sposa così bene con la pizza da non far rimpiangere la tipica birra o cola… provare per credere!

Le uova di Pasqua

Per concludere questa bizzarra carrellata di differenze tra Italia e Spagna che non ci si aspetta, non si può non citare quanto avviene durante il periodo pasquale a Barcellona.

Un italiano può tranquillamente scordarsi l’abitudine di cercare in negozi di alimentari e supermercati il tipico uovo di cioccolato con sorpresa, perché, ahimè, tale tradizione non rientra tra le tradizioni catalane per celebrare la festività della Pasqua.

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In ogni caso si può sempre vedere il lato positivo di questa mancanza: niente bisogno di dieta ferrea dopo la tipica scorpacciata di cioccolata all’italiana!

Hai notato altre differenze tra Italia e Spagna? Raccontaci la tua esperienza!

Circa l'autore

Barbara

Barbara è una ragazza italiana che ha vissuto a Barcellona per un anno, lavorando in una start-up. Ama scoprire i segreti di una città e ha raccontato quelli di Barcellona per il blog di ShBarcelona.

3 Commenti

  • Interessante il tuo post ma in vari punti ha valore solo per Barcellona e la Catalogna,a Madrid ad esempio i supermercati ed i negozi sono aperti 360 giorni all anno, la raccolta differenziata (come anche in Italia) cambia in ogni cittá, la mona de Pascua fuori dalla Catalogna non la conosce nessuno.Ripeto,il tuo blog é interessante ma solo se confronti Barcellona con l Italia, non la Spagna intera. Vivo a Madrid da 10 anni e ho vissuto anche a Barcellona un paio d anni per cui so di cosa parlo.

  • Va bene ma…a me interesserebbe anche sapere cose tipo: Lavoro, servizi, trasporti, telefonia, etc…..

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